Testo massima
Il regolamento degli interessi in conto corrente è al centro di un vivo dibattito e di controversa casistica giurisprudenziale. Trascurando il reale funzionamento del contratto di conto corrente, dottrina e giurisprudenza prospettano non senza voci contrarie la configurabilità del fenomeno anatocistico anche laddove, mediante l’annotazione in conto, non sia più possibile distinguere la natura giuridica delle reciproche obbligazioni e, pertanto, non vi siano più interessi sui quali computare ulteriori interessi. L’analisi sistematica fa emergere l’incoerenza della giurisprudenza circa le valutazioni riservate nei diversi contesti al trattamento degli interessi in conto corrente e la necessità che, attraverso una rimeditazione della qualificazione dei versamenti, l’ordinamento giunga ad un punto di complessiva razionalizzazione.
Tratto da Gazzetta Forense
In allegato, il contributo su Gazzetta Forense a firma degli Avvocati Antonio De Simone e Maria Luigia Ienco, in materia di anatocismo. Un focus volto a fornire opportuni chiarimenti a fronte di una dottrina ed una giurisprudenza spesso altamente confliggenti.
SOMMARIO
1.Premessa – 2. Il regolamento degli interessi nei rapporti di conto corrente bancario – 3. Analisi di sistema: casistica giurisprudenziale sulle rimesse in conto corrente – 3.a. Versamento della pensione sul conto corrente e pignorabilità dell’intero saldo – 3.b. Revocatoria fallimentare e rimesse solutorie annotate in conto – 3.c. Annotazione degli interessi sul conto corrente ordinario provenienti da conti anticipi – 3.d. Usura bancaria: irrilevanza della capitalizzazione trimestrale ai fini del computo del TEG – 4. Sull’inconfigurabilità tout court dell’anatocismo nei rapporti regolati in conto corrente.
Testo del provvedimento
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