Provvedimento segnalato dall’ Avv. Prof. Renato Clarizia del foro di Roma
In relazione all’onere della prova, l’art. 119 T.U.B. non prevede il diritto del correntista di ottenere in ogni tempo in via indiscriminata, globale ed onnicomprensiva la documentazione di rapporti con ciascun istituto bancario, bensì unicamente il diritto di ottenere “copia della documentazione inerente a singole operazioni poste in essere negli ultimi dieci anni”.
La norma cioè non costituisce un’alternativa all’onere della parte di allegare prima e di provare poi le proprie deduzioni in giudizio, le quali ultime in tal caso sarebbero ovviamente del tutto generiche ed esplorative, poiché confezionate senza poter esaminare i documenti di riferimento. L’art. 119 T.U.B., invece, attribuisce il diritto al correntista di ottenere documenti in modo mirato, relativi cioè a singole operazioni e circoscritte nell’arco temporale ora detto.
Non ignora questa Corte che la giurisprudenza di legittimità (Cass. del 2022 n. 23861) ha ribadito il diritto del correntista di ottenere copia della documentazione bancaria inerente alle operazioni degli ultimi 10 anni, anche attraverso l’ordine di esibizione ex art. 210 c.p.c., a condizione che tale documentazione sia stata in precedenza richiesta, stragiudizialmente o giudizialmente e siano decorsi 90 giorni senza che la banca abbia provveduto alla relativa consegna.
Tuttavia, da tali affermazioni non può inferirsi che il diritto del correntista ex art. 119 T.U.B. sia sostitutivo dell’onere di allegazione e prova della parte onerata.
L’indeterminatezza della domanda non può che riflettersi sul motivo d’appello, il quale si è risolto nella riproposizione della domanda ex art. 119 T.U.B. e di ordine di esibizione, i quali sono entrambi inammissibili per le ragioni già esposte.
Questo è il principio espresso dalla Corte di Appello di Roma, Pres. Rel. Gianna Maria Zannella, con la sentenza n. 6818 del 24 ottobre 2023, con la quale è stata rigettata la domanda dell’attrice vote ad evidenziare usura, indeterminatezza e anatocismo del contratto di conto corrente, pur senza averlo prodotto in giudizio, tanto da insistere nell’ordine della sua esibizione ai sensi dell’art. 210 c.p.c..
La Corte di Appello ha ritenuto che la domanda dovesse essere sufficientemente precisa e determinata, ai sensi del disposto dell’art. 163 nn. 3 e 4 c.p.c., escludendo che la medesima potesse divenire tale a seguito dell’adempimento della banca alla richiesta ex art. 119 T.U.B. o all’ordine di esibizione disciplinato dall’art. 210 c.p.c..
Nel caso di specie, la prima richiesta era stata ricevuta il 3.5.2016, dopo l’instaurazione del giudizio di primo grado, introdotto con la citazione notificata il 6.5.2016.
Esplicato il principio di diritto già menzionato, la Corte ha rigettato il gravame e condannato l’appellante alla refusione delle spese processuali in favore della banca.
Per ulteriori approfondimenti in materia si rinvia ai seguenti contributi pubblicati in Rivista:
ART. 119 TUB: IL DIRITTO A CONSEGNA ESTRATTI CONTO È LIMITATO AL DECENNIO ANTERIORE
L’OBBLIGO DI RENDICONTO È ASSOLTO CON LA TRASMISSIONE DELL’ESTRATTO CONTO
Sentenza | Tribunale di Genova, Giudice Chiara Russo | 08.11.2022 | n.2504
119 TUB: L’OBBLIGO DI CONSERVAZIONE DEGLI ESTRATTI CONTO È DECENNALE
Non si estende anche a documentazione ultradecennale della quale la Banca può opporre l’indisponibilità
Sentenza | Corte d’Appello Bari, Pres. Labellarte – Rel Noviello | 28.05.2021 | n.982
RICHIESTA EX ART. 119 TUB: LA DOCUMENTAZIONE RICHIESTA NON PUÒ ESSERE ULTRADECENNALE
CONFERMATA LA LETTURA “RESTRITTIVA” DELLA NORMA
Ordinanza | Tribunale di Parma, Giudice Antonella Ioffredi | 12.01.2021
RICHIESTA EX ART. 119 TUB: PUÒ RIGUARDARE SOLO LA COPIA DI SINGOLE OPERAZIONI BANCARIE
IL DIRITTO ALLA CONSEGNA DELLE SCHEDE CONTRATTUALI È REGOLATO DALL’ART. 117 TUB
Sentenza | Tribunale di Massa, Giudice Maurizio Ermellini | 02.11.2020 | n.571
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