La consulenza di parte, ancorché confermata sotto il vincolo del giuramento, costituisce una semplice allegazione difensiva di carattere tecnico, priva di autonomo valore probatorio, con la conseguenza che il giudice di merito, ove di contrario avviso, non è tenuto ad analizzarne e a confutarne il contenuto, quando ponga a base del proprio convincimento considerazioni con esso incompatibili.
Questo è il principio espresso dalla Corte di Cassazione, Pres. De Masi- Rel. Di Pisa, con l’ordinanza n. 33504 dell’1 dicembre 2023, con la quale è stato rigettato sia il ricorso principale che quello incidentale, quest’ultimo facente leva sull’omesso esame di pertinenti parti della perizia di parte erroneamente disattese.
Per ulteriori approfondimenti in materia si rinvia ai seguenti contributi pubblicati in Rivista:
USURA: LA PERIZIA DI PARTE NON HA ALCUN VALORE PROBATORIO
COSTITUISCE SEMPLICE ALLEGAZIONE DIFENSIVA A CONTENUTO TECNICO
Sentenza | Cassazione Civile, Sezione Prima, Pres. Forte – Rel. Nazzicone | 06.08.2015 | n.16552
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