ISSN 2385-1376
Testo massima
Il sistema antiriciclaggio si basa sulla collaborazione tra operatori, autorità amministrative ed investigative.
I primi sono chiamati ad adempiere a specifici obblighi ed a rispettare apposite regole, concernenti: l’adeguata verifica della clientela e la registrazione dei rapporti e delle operazioni in Archivio Unico Informatico (AUI) (artt. 15-39 del Decreto Legislativo 231/2007); l’individuazione e la segnalazione delle operazioni sospette, che integrano la così detta “collaborazione attiva” (artt. 41-48); l’adozione di misure organizzative e di presidi formativi dedicati, che costituiscono il substrato dell’adempimento degli obblighi (cfr. artt. 7 e 54). I destinatari degli obblighi sono gli intermediari bancari, finanziari ed assicurativi ed i collaboratori esterni ai medesimi (art. 11); diverse categorie di professionisti (notai, avvocati, dottori commercialisti, prestatori di servizi relativi a società e trust indicati dall’art. 12); i revisori contabili (art. 13) ed altri operatori di specifici comparti, come attività di recupero crediti o di custodia e trasporto di denaro contante, titoli e valori o di gestione di case da gioco o di mediazione immobiliare (art. 14); gli uffici della pubblica amministrazione. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze è responsabile delle politiche di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo: promuove la collaborazione tra l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF), le Autorità di vigilanza di settore, gli ordini professionali e le forze di polizia, e cura i rapporti con gli organismi internazionali, esercitando i poteri sanzionatori e seguendo la materia delle limitazioni all’utilizzo del contante (artt. 49-51 e 58-60). Il Comitato di Sicurezza Finanziaria (CSF), istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha compiti di coordinamento tra le autorità coinvolte in materia e specifici poteri circa il contrasto al finanziamento del terrorismo e all’attività di Paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale.
Tra le autorità tecniche, centrale è un ruolo centrale affidato ad UIF. Essa è posta presso la Banca d’Italia, in posizione di autonomia e indipendenza, a salvaguardia della separazione tra funzione politica e tutte le predette istituzioni. Riceve ed acquisisce informazioni riguardanti le ipotesi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo – principalmente attraverso le segnalazioni dei soggetti obbligati -, di cui effettua l’analisi finanziaria; valuta la trasmissione agli organi investigativi (Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza (NSPV) e Direzione Investigativa Antimafia (DIA)), collaborando con l’Autorità Giudiziaria; rappresenta il perno degli scambi informativi internazionali mediante l’attivazione della rete delle corrispondenti Autorità estere, le Financial Intelligence Unit (FIU), costituite nei singoli Paesi; svolge funzioni normative in materia di operazioni sospette e di controllo sui soggetti destinatari degli obblighi di collaborazione attiva.
Le Autorità di vigilanza di settore (Banca d’Italia, Ivass, Consob), soprintendono all’emanazione della regolamentazione di rispettiva competenza e vigilano in merito al rispetto della normativa, esercitando i connessi poteri sanzionatori (artt. 55-60). Gli Ordini professionali promuovono e controllano l’osservanza degli obblighi antiriciclaggio da parte degli iscritti agli albi (artt. 8 e 53).
La cooperazione tra tutti questi poteri si attua sotto diverse azioni, anche in deroga al segreto d’ufficio.
L’obiettivo del sistema antiriciclaggio è quello di prevenire l’ingresso di risorse di origine criminale nelle attività economiche legali, al fine di garantirne la stabilità, l’interezza e le condizioni di regolare funzionamento e di concorrenza dei mercati, a vantaggio di tutto l’apparato economico-sociale.
I meccanismi di prevenzione si intersecano con l’attività di repressione dei reati, al fine di creare un binomio in grado tanto di intercettare, quanto di ostacolare l’impiego e la dissimulazione dei relativi proventi.
Questo sistema risulta, altresì, essere mezzo di lotta al finanziamento del terrorismo ed alla proliferazione delle armi di distruzione di massa. L’antiriciclaggio intende, dunque, sanare le potenziali ed effettive distorsioni dell’economia legale.
Testo del provvedimento
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Numero Protocolo Interno : 632/2015