Al fine di contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e contenerne gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attività giudiziaria, è possibile disporre che l’udienza di accertamento del passivo si svolga mediante videoconferenza.
Lo ha stabilito il Tribunale di Siracusa, Giudice Federico Maida, con l’ordinanza del 13 marzo 2020, nell’ambito di una procedura fallimentare.
Su istanza del curatore del fallimento, il Giudice delegato ha disposto che l’udienza di accertamento del passivo si svolga in videoconferenza.
La scelta è stata motivata sulla scorta di due riferimenti normativi.
Il primo è il provvedimento del Direttore generale dei sistemi informativi e automatizzati del Ministero della giustizia del 10 marzo 2020, il quale dispone che, nell’ipotesi prevista dall’art. 2, comma secondo, lett. f), del Decreto legge 8 marzo 2020, n. 11, le udienze civili possono svolgersi mediante collegamenti da remoto organizzati dal giudice utilizzando gli applicativi “Skype for business” o “Teams” (nel caso di specie sarà utilizzato quest’ultimo), operanti su infrastrutture di pertinenza del Ministero della Giustizia o su data center riservati in via esclusiva al medesimo.
Il secondo, invece, è lo stesso art. 95, comma 3 della legge fallimentare, come integrato dal decreto legge n. 59/2016, il quale prevede che il Giudice delegato, in relazione al numero di creditori e all’entità del passivo, può stabilire che “l’udienza sia svolta in via telematica con modalità idonee a salvaguardare il contraddittorio e l’effettiva partecipazione dei creditori, anche utilizzando le strutture informatiche messe a disposizione della procedura da soggetti terzi”.
Nel provvedimento di fissazione dell’udienza “telematica”, il Giudice delegato ha inserito, quindi, direttamente l’apposito link di collegamento all’Aula “virtuale” e le istruzioni operative per i creditori interessati.
TUTORIAL PER L’UDIENZA IN VIDEOCONFERENZA A CURA DELL’AIGA
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