In tempi di Coronavirus, molte udienze sono state rinviate, sulla base di quanto dettato dai decreti legge nn. 11 e 18 del 2020. Vi sono però delle udienze indifferibili, che rappresentano le eccezioni previste dagli stessi decreti legge (art. 83, comma 3, del D.L. n. 18/2020). Per queste e per quelle che non richiedono la presenza di soggetti diversi dai difensori e dalle parti, è stato proposto da più parti lo svolgimento mediante collegamenti da remoto, tramite gli applicativi messi a disposizione dalla DGSIA (per esempio l’applicativo Microsoft Teams) e attraverso udienze a trattazione scritta.
Il problema si è posto anche per le Camere di Consiglio. E proprio pochi giorni fa il CSM ha fornito delle direttive in tal senso ai giudici, suggerendo di svolgerle comunque da remoto, “ferma la necessità di garantire la segretezza della camera di consiglio e di evitare la visibilità della stessa da parte di terzi”. Ovviamente è necessario un provvedimento di autorizzazione da parte dei Presidenti di Tribunale.
Una delle prime sentenze depositate attraverso lo strumento di “Microsoft Teams” è stata la n. 211 del 27 marzo 2020 ad opera del Tribunale di Vibo Valentia, Pres. est. Giuseppina Passarelli, che è operativo e funzionante. Il collegio si è riunito nella Camera di Consiglio virtuale del 26 marzo 2020, svoltasi mediante il sistema TEAMS previsto in ragione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 (si v. Decreto Legge n. 18/2020 e n. 11/2020) ed autorizzato dal Presidente dell’intestato Tribunale con provvedimento del 16 Marzo 2020 (prot. n. 61), pronunciando la sentenza di cui in allegato.
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