La parte che deduce la violazione dell’usura bancaria, e dunque l’applicazione di tassi superiori a quelli previsti dalla L. n. 108 del 1996, ha l’onere di dimostrare l’avvenuto superamento dello specifico tasso soglia rilevante. La contestazione in tal senso non può essere generica e, in mancanza, non può essere ammessa consulenza tecnica, atteso che la stessa non può essere disposta al fine di esonerare la parte dal fornire la prova di quanto assume violato.
E’ questo uno dei principi espressi dal Tribunale di Bari, Giudice Anna Rossiello, con la sentenza del 21.01.2019.
Nella causa in esame, due debitori si erano opposti ad un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, su ricorso di una banca, per il pagamento di una somma di denaro che questa vantava quale credito residuo riveniente da due contratti di mutuo chirografario.
Gli opponenti avevano eccepito, fra le altre cose, l’estinzione del debito relativo al primo finanziamento, la sopravvenuta impossibilità, per ragioni economiche, di far fronte al pagamento residuo del secondo contratto e comunque l’infondatezza, l’illegittimità e l’erroneità delle avverse pretese economiche per effetto dell’applicazione sulle rate scadute degli interessi calcolati col metodo della capitalizzazione composta. In via istruttoria, gli opponenti avevano anche chiesto l’acquisizione di documenti e l’ammissione di CTU per l’accertamento del saldo attivo/passivo eventualmente ancora dovuto.
La banca, costituendosi in giudizio, si era opposta e, riguardo alla consulenza tecnica d’ufficio richiesta dalle parti, aveva avuto modo di rilevare che questa appariva del tutto esplorativa.
Il Tribunale di Bari ha rigettato l’opposizione dei creditori, confermando il decreto ingiuntivo oggetto di causa.
Appare interessante rilevare che, sul punto relativo all’ammissione della CTU, l’Organo giudicante si è uniformato ad una prassi ormai consolidata dalla giurisprudenza, che affonda le proprie radici nelle sentenze della Cassazione n. 15219 del 5.7.2007 e n. 1266 del 18.1.2013.
Secondo i giudici di legittimità, infatti, “la consulenza tecnica d’ufficio costituisce un mezzo di ausilio per il Giudice volto alla più approfondita conoscenza dei fatti già provati dalle parti, la cui interpretazione richiede nozioni tecnico-scientifiche, e non un mezzo di soccorso volto a sopperire all’inerzia delle parti”. Concetto meglio ancora evidenziato dal Tribunale di Latina (sent. del 28.8.2013): “la consulenza tecnica d’ufficio non è un mezzo istruttorio in senso proprio ed è quindi legittimamente negata da Giudice qualora la parte tende a supplire alla deficienza delle proprie allegazioni, ovvero è diretta a compiere un’indagine esplorativa alla ricerca di elementi, fatti o circostanze non provati. Ove ciò avvenga, la ctu non potrà essere utilizzata in sede di decisione in quanto erroneamente disposta”.
In questo caso, gli opponenti hanno omesso ogni indicazione circa le partite contabili affette dai vizi lamentati, così delegando ogni accertamento sul punto alla richiesta CTU, che pertanto si è dimostrata essere del tutto esplorativa, chiaramente mirata a supplire alle vistose carenze di allegazione e probatorie e quindi finalizzata ad esonerarli dall’onere della prova.
Di contro, la banca opposta ha sostenuto la sua domanda creditoria assolvendo ogni onere probatorio a suo carico, quale attore sostanziale, secondo quanto disposto dall’art. 2697 c.c., sia nell’ambito della fase sommaria ed ai fini del provvedimento monitorio, che nella fase di cognizione piena, così rendendo possibile ai debitori di contestare sul piano concreto tutte le condizioni e contabilizzazioni viziate.
Per ulteriori approfondimenti si rinvia ai seguenti contributi pubblicati in Rivista:
ACCERTAMENTO USURA: INAMMISSIBILE OVE NON INDICATA LA PATTUIZIONE ORIGINARIA E LE SOMME PAGATE OGNI ANNO A TITOLO DI INTERESSI
Non è sufficiente indicare l’aliquota in rapporto al capitale oggetto del finanziamento
Ordinanza | Corte di Cassazione – sez. sesta civile, Pres. Amendola – Cons. Cirillo | 30.01.2018 | n.2311
https://www.expartecreditoris.it/provvedimenti/accertamento-usura-inammissibile-ove-non-indicata-la-pattuizione-originaria-e-le-somme-pagate-ogni-anno-a-titolo-di-interessi
CTU: INAMMISSIBILE SE FINALIZZATA AD INDAGINE ESPLORATIVA SU FATTI NON PROVATI
NON PUÒ ESSERE DISPOSTA PER SOPPERIRE ALLE CARENZE PROBATORIE DELLE PARTI
Ordinanza | Tribunale di Latina, dott. Raffaele Miele | 12.01.2015 |
https://www.expartecreditoris.it/provvedimenti/ctu-inammissibile-se-finalizzata-ad-indagine-esplorativa-su-fatti-non-provati
USURA: LA CONSULENZA TECNICA NON ESONERA LA PARTE DALL’ONERE DELLA PROVA
L’ACCERTAMENTO SPECIALISTICO FINALIZZATO ALLA RICERCA DI FATTI, CIRCOSTANZE O ELEMENTI NON PROVATI DALLA PARTE HA NATURA ESPLORATIVA
Sentenza | Tribunale di Genova, Dott.ssa Francesca Lippi | 26.07.2016 | n.2518
http://www.expartecreditoris.it/provvedimenti/usura-la-consulenza-tecnica-non-esonera-la-parte-dallonere-della-prova
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