In tema di successione, si presume rientrante in una eredità vacante, e dunque ereditato dallo Stato ai sensi dell’art. 586 cc, il bene per il quale, entro dieci anni dall’apertura della successione, non risulti alcuna trascrizione “contro” il de cuius, né risulti trascritto la sua successione a cura degli eredi.
Nel giudizio promosso dal possessore del bene volto ad ottenere la declaratoria dell’acquisto per usucapione dello stesso, legittimato passivo sarà l’Agenzia del Demanio.
Quanto all’usucapibilità dei beni cadenti in eredità vacante, l’art. 1 comma 260 della L. 27.12.2007 n. 296 (cd. legge finanziaria 2007), a mente del quale il possesso di beni “vacanti o derivanti da eredità giacenti” si considera viziato ai sensi dell’art. 1163 fino a quando il terzo esercente attività corrispondente al diritto di proprietà o ad altro diritto reale non notifichi all’Agenzia del demanio di essere in possesso del bene, non è da ritenersi applicabile nei casi in cui l’usucapione sia già maturata alla data di entrata in vigore della stessa legge.
Basta, quindi, che il possessore del bene compreso nell’eredità vacante provi di avere un possesso ultraventennale, pacifico, pubblico, non violento e non interrotto dello stesso al fine di ottenerne l’acquisto della proprietà a titolo originario.
Questi sono i principi espressi dal Tribunale di Trieste, Giudice Gloria Giovanna Carlesso, nella sentenza n. 231 del 02.05.2023.
Accadeva che con atto di citazione, l’attrice evocava in giudizio l’Agenzia del Demanio per ottenere la declaratoria dell’acquisto per usucapione di una porzione di immobile rientrante in una eredità vacante.
Il Giudice, dopo aver accertato la legittimazione passiva dell’Agenzia del Demanio per effetto della devoluzione allo Stato del bene e l’esistenza dei presupposti per l’usucapione, accoglieva la domanda.
Per ulteriori approfondimenti in materia si rinvia ai seguenti contributi pubblicati in Rivista:
SUSSISTONO I PRESUPPOSTI DELL’ART. 586 CC QUALORA I SUCCESSIBILI LASCINO SPIRARE IL TERMINE PER L’ACCETTAZIONE DELL’EREDITÀ
Ordinanza | Tribunale di Napoli, Giudice Ivana Sassi | 31.05.2023 |
EREDITÀ VACANTE: IL CREDITORE PUÒ AGIRE IN DANNO DEL DEMANIO
IL COMPENDIO EREDITARIO È DEVOLUTO ALLO STATO DI DIRITTO SENZA BISOGNO DI ACCETTAZIONE
Sentenza | Tribunale di Roma, Giudice Corrado Cartoni | 22.12.2016 | n.23914
EREDITÀ VACANTE: L’AZIONE IN DANNO DEL DEMANIO
VA PROPOSTO PROCEDIMENTO GIUDIZIALE PER OTTENERE LA FORMALE DEVOLUZIONE ALLO STATO
Sentenza | Tribunale di Civitavecchia, Giudice Francesco Vigorito | 24.05.2021 | n.557
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