ISSN 2385-1376
Testo massima
L’iniziativa di Ex Parte Creditoris per il ripristino del servizio “Giustizia Map” passa alle vie istituzionali.
E’ di ieri, 16 gennaio, il deposito presso la Camera dei Deputati di un’interrogazione in forma scritta, a firma dei parlamentari Rostan Michela e Verini Walter e su diretta segnalazione della nostra rivista, con la quale vengono richiesti chiarimenti al Ministro della Giustizia circa i tempi di ripristino del servizio telematico per l’individuazione degli Uffici Giudiziari territorialmente competenti.
Nel testo dell’interrogazione sono riportate le osservazioni che la redazione di Ex Parte Creditoris aveva già sottoposto all’attenzione Ministro competente con la missiva del 10 gennaio u.s. (cfr. GIUSTIZIA MAP: GRAVE DISSERVIZIO PER GLI OPERATORI DEL DIRITTO del 10.01.2014), sottolineando il grave disservizio arrecato agli operatori del diritto ed il mancato assolvimento agli obblighi di trasparenza di cui all’art. 13 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n.33.
E dal Dicastero di via Arenula era giunta una prima mail di riscontro, in cui si leggeva che, essendo “in atto la riorganizzazione a livello nazionale della geografia giudiziaria che riguarda uffici di ogni ordine e grado con conseguente ridefinizione delle sedi fisiche e della distribuzione delle competenze, […] si è ritenuto opportuno di oscurare le relative schede nell’area Giustizia Map” e ciò “alfine di evitare disservizio e confusione informativa”, con la conclusione che non poteva darsi, allo slato, alcuna previsione sui tempi di ripristino del servizio (si veda GIUSTIZIA MAP: NESSUNA PREVISIONE SUI TEMPI DI RIPRISTINO DEL SERVIZIO del 15.01.2014).
Ex Parte Creditoris ha ritenuto tale risposta generica ed interlocutoria, e comunque non sufficiente a risolvere il disagio dei professionisti del settore, nonché dei singoli cittadini, ragion per cui si è attivata al fine di ottenere risposte chiare nelle sedi opportune.
Da qui la segnalazione ed il successivo deposito dell’atto di interrogazione, ad opera degli Onorevoli già citati.
La parola passa al Ministro.
Fiduciosi, attendiamo il ripristino del servizio di ricerca degli Uffici Giudiziari territorialmente competenti.
Si riporta di seguito il testo integrale dell’atto di interrogazione parlamentare.
Testo del provvedimento
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03171
Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 153 del 16/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: ROSTAN MICHELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell’atto
Nominativo co-firmatario: VERINI WALTER
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/01/2014
Destinatari
Ministero destinatario: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 16/01/2014
Stato iter: IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-03171
presentato da
ROSTAN Michela
testo di
Giovedì 16 gennaio 2014, seduta n. 153
ROSTAN e VERINI. – Al Ministro della giustizia. – Per sapere premesso che:
dalla consultazione del sito del Ministero della giustizia ed, in particolare, della sezione dedicata all’articolazione territoriale degli uffici giudiziari (http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_4.wp), è possibile rilevare, come segnalato da numerosi professionisti legali e da riviste scientifiche come «ex parte creditoris», che il detto servizio non è più attivo;
il detto servizio consentiva l’individuazione immediata, con un semplice clic, dell’organo giurisdizionale competente per territorio;
dall’ultimo aggiornamento, che risulta effettuato in data 15 settembre 2013, la pagina web reca tale indicazione: «Dal 13 settembre 2013 sono disponibili in Giustizia Map le informazioni riguardanti le strutture penitenziarie, minorili, notarili, antimafia e i commissariati agli usi civici, ricercabili anche a partire dal Comune in cui sono presenti. Le informazioni riguardanti gli uffici giudiziari sono in fase di aggiornamento»;
tale disservizio risulta ancor più grave alla luce del recente stravolgimento della geografia giudiziaria, previsto dall’articolo 1 della legge per la stabilizzazione finanziaria n. 148 del 2011 ed attuato dal successivo decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155, pubblicato in Gazzetta Ufficiale 12 settembre 2012;
invero, il sito istituzionale (www.giustizia.it) ha lo scopo di garantire in via esclusiva l’adempimento degli obblighi relativi alla trasparenza previsti dal decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, il cui articolo 13, rubricato «Obblighi di pubblicazione concernenti l’organizzazione delle pubbliche amministrazioni», ai capi b) e c) del comma 1, testualmente recita: «1. Le pubbliche amministrazioni pubblicano e aggiornano le informazioni e i dati concernenti la propria organizzazione, corredati dai documenti anche normativi di riferimento. Sono pubblicati, tra gli altri, i dati relativi: […]
b) all’articolazione degli uffici, le competenze e le risorse a disposizione di ciascun ufficio, anche di livello dirigenziale non generale, i nomi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici;
c) all’illustrazione in forma semplificata, ai fini della piena accessibilità e comprensibilità dei dati, dell’organizzazione dell’amministrazione, mediante l’organigramma o analoghe rappresentazioni grafiche; […]»;
con le disposizioni in materia di trasparenza il legislatore si è posto l’obiettivo di garantire l’accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, nonché di dare attuazione al principio democratico ed ai principi costituzionali di eguaglianza, imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza, condizioni indispensabili, queste, per la garanzia delle libertà individuali e collettive, nonché dei diritti civili, politici e sociali, che concorrono alla realizzazione di una amministrazione aperta, al servizio del cittadino;
l’interruzione del servizio Giustizia Map risulta ancora più grave, considerato che è ormai alle porte l’entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 2001, n. 123 (Regolamento recante disciplina sull’uso degli strumenti informatici e telematici nel processo civile, nel processo amministrativo e nel processo dinanzi alle sezioni giurisdizionali della Corte dei Conti) che disciplina il processo civile telematico nel suo acronimo «PCT» il quale consentirà l’esecuzione di operazioni quali il deposito degli atti, la trasmissione delle notifiche e comunicazioni, la consultazione dello stato dei procedimenti, dei fascicoli e dei provvedimenti del Giudice, col semplice uso della via telematica :
se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto sopra evidenziato e quali iniziative intenda adottare o abbia già adottato al fine di risolvere la problematica prima descritta. (4-03171)
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Autore, Titolo, in Ex Parte Creditoris - www.expartecreditoris.it - ISSN: 2385-1376, anno
Numero Protocolo Interno : 29/2014