ISSN 2385-1376
Testo massima
Il referendum abrogativo sulla “Riforma della geografia giudiziaria” è inammissibile. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con un comunicato stampa diffuso il 15 gennaio 2014
Il referendum, che avrebbe avuto ad oggetto l’abrogazione della legge di conversione del D.L. 13 agosto 2011, n. 13, – recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo – Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari (artt. 1, commi 2, 3, 4, 5, 5-bis, L. 14 settembre 2011, n. 148); nonché il decreto legislativo sulla nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero (D.Lgs. 7 settembre 2012, n. 155) e le norme di revisione delle circoscrizioni giudiziarie – Uffici dei giudici di pace (D.Lgs. 7 settembre 2012, n. 156), è stato bocciato dalla Consulta perché ritenuto inammissibile .
Si attendono le motivazioni della sentenza.
Ecco il testo del comunicato stampa:
Testo del provvedimento
Corte Costituzionale
Ufficio Stampa
Decisione in tema di ammissibilità di quesito referendario
La Corte costituzionale , in data 15 gennaio 2014, ha dichiarato inammissibile la richiesta di referendum abrogativo riguardante:
– l’art. 1, commi 2, 3, 4, 5, 5-bis della legge 14 settembre 2011, n.148 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 13 agosto 2011, n.13, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari);
– l’intero decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155 (Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, a norma dell’art. 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n.148);
– l’intero decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156 (Revisione delle circoscrizioni giudiziarie Uffici dei giudici di pace , a norma dell’art. 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148).
La sentenza sarà depositata entro i termini previsti dalla legge.
dal Palazzo della Consulta,15 gennaio 2014
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Numero Protocolo Interno : 31/2014