ISSN 2385-1376
Il sistema di ammortamento cd. alla francese non determina nessun fenomeno anatocistico, posto che il conteggio degli interessi è effettuato solo sul debito residuo, sul capitale cioè che rimane da restituire alla banca mutuante ed una volta che, mediante il pagamento della rata del piano, l’interesse viene corrisposto unitamente alla quota capitale, nella successiva rata il capitale residuo, ridotto per effetto della restituzione di una parte dello stesso, torna ad essere conteggiato depurato da qualsivoglia effetto anatocistico.
Questo il principio espresso dal Tribunale di Milano, Giudice Giacomo Rota con la sentenza n. 957 del 30.01.2018.
Nel caso considerato un mutuatario conveniva in giudizio una Banca mutuante chiedendo di accertarsi la nullità degli interessi pattuiti in quanto superiori alle soglie usura all’epoca vigenti, nonché l’illegittima applicazione di interessi anatocistici e l’indeterminatezza delle condizioni economiche applicate al rapporto.
Si costituiva in giudizio l’Istituto di Credito convenuto evidenziando la infondatezza degli assunti di parte attrice ed instando per il rigetto delle avverse domande.
Riguardo alla dedotta usurarietà degli interessi pattuiti, il Tribunale ha rilevato che sia il tasso di interesse corrispettivo che il tasso di interesse moratorio erano stati convenuti in misura inferiore al tasso soglia, nonché che alcun interesse moratorio era stato in concreto applicato, circostanza che rendeva in ogni caso superfluo il relativo vaglio.
In merito alla denunciata illegittimità dell’ammortamento cd. “alla francese” sia perché tale da determinare la produzione di interessi anatocistici, sia perchè viziato da indeterminatezza, il Magistrato ha chiarito che, posta la corretta predeterminazione delle rate, alcun fenomeno anatocistico poteva dirsi, nella specie, sussistente in quanto in tale tipo di ammortamento il conteggio degli interessi viene effettuato solo sul debito residuo, ed una volta che con il pagamento della rata gli interessi vengono corrisposti unitamente alla quota capitale, nel successivo rateo il capitale residuo torna ad essere conteggiato depurato da qualsivoglia effetto anatocistico.
Sulla scorta di tali rilievi il Tribunale ha integralmente rigettato le domande proposte dall’attore condannandolo altresì alla rifusione delle spese di lite e di CTU.
Per ulteriori approfondimenti si rinvia ai seguenti contributi pubblicati in rivista:
AMMORTAMENTO ALLA FRANCESE: NON DETERMINA ALCUN FENOMENO ANATOCISTICO
LA QUOTA INTERESSI È CALCOLATA CON RIFERIMENTO ALLA QUOTA CAPITALE VIA VIA DECRESCENTE
Sentenza | Tribunale di Torino Dott. Luca Martinat | 28.09.2017 | n.4555
AMMORTAMENTO ALLA FRANCESE: NON COMPORTA ALCUN FENOMENO DI ANATOCISMO
GLI INTERESSI SONO CALCOLATI SULLA SOLA QUOTA DI CAPITALE RESIDUO
Sentenza | Tribunale di Roma, Giudice Giuseppe Russo | 11.10.2017 | n.19123
MUTUO: IL PIANO DI AMMORTAMENTO ALLA FRANCESE NON COMPORTA L’APPLICAZIONE DI INTERESSI ANATOCISTICI
OGNI RATA PREVEDE IL PAGAMENTO DI TUTTI GLI INTERESSI DOVUTI PER IL PERIODO CUI LA STESSA SI RIFERISCE
Sentenza | Tribunale di Bari, Dott. Sergio Cassano | 07.06.2017 | n.2975
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