La riforma del processo civile entrata in vigore a far data dal 28 febbraio 2023 ha creato – e continua a creare – enormi perplessità in merito all’applicazione delle nuove norme in quanto ha inciso l’intero sistema civilistico incluso il giudizio di legittimità.
Allo scopo di eliminare possibili dubbi interpretativi è stato redatto un “nuovo” Protocollo destinato a ricomprendere e superare quelli siglati precedentemente tra le stesse parti manifestando la volontà comune di costruire insieme una prassi organizzativa e un’interpretazione condivisa di alcuni snodi altrimenti problematici delle modifiche normative, nella convinzione che il modo più efficace per produrre il cambiamento culturale richiesto dalla riforma sia quello del pieno e fattivo coinvolgimento di tutti i soggetti del processo sui quali ricade la comune responsabilità di farlo funzionare, e che nessuna significativa modifica del modo di essere e funzionare della Corte di Cassazione può prescindere dal consenso e dal contributo della classe forense.
Il Protocollo è stato siglato anche dal Consiglio Nazionale Forense in data 1.3.2023 che ha tentato costituire una prassi organizzativa e un’interpretazione condivisa delle modifiche normative, al fine di individuare regole generali di redazione del ricorso in Cassazione.
In allegato al detto atto è stato inserito l’elenco del Codice materia correlato al codice-oggetto del giudizio di merito (ad eccezione del giudizio tributario), al fine della corretta assegnazione del ricorso alla Sezione tabellarmente competente.
Inoltre, con un ulteriore allegato, la Corte ha indicato l’elenco degli atti di parte producibili con la relativa nomenclatura.
Qui il collegamento rapido al Nuovo Protocollo d’intesa .
In allegato l’elenco del codice matera e degli atti di parte.
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